I nostri interpreti su cloud per aiutare chi parla lingue diverse
Abbiamo incontrato il co-founder della startup che ha sviluppato una piattaforma di interpreti online che consente a chiunque di dialogare in altre lingue con i propri interlocutori. «Ablio contribuisce a risolvere i problemi di comunicazione tra utenti che non possono comprendere le rispettive lingue»
di Alessio Nisi per StartupItalia, 21 aprile 2017
Ablio è una piattaforma di interpreti online, più esattamente su cloud, che consente a chiunque di dialogare in altre lingue con i propri interlocutori. Un servizio che libera. Un servizio che ha l’obiettivo di risolvere «le problematiche connesse alle tradizionali forme di interpretariato “in presenza”, eliminandone tutti gli aspetti connessi alla relativa gestione logistica e agli spostamenti degli interpreti, riducendo i costi ed offrendo migliori condizioni di lavoro agli interpreti stessi». Parola di Giulio Monaco, romano, che su questo progetto ha costituito una startup. Un progetto che ha chiuso un aumento di capitale a metà aprile con Lazio Innova (società cui la Regione Lazio ha affidato la gestione operativa dei programmi e delle azioni di sostegno all’innovazione e alle esigenze di crescita delle PMI e delle startup del Lazio) e altri business angel stranieri. Di questo, dell’importanza di superare le barriere di comunicazione tra popoli che parlano lingue diverse e degli sviluppi imprenditoriali del progetto, abbiamo parlato proprio con Guido Monaco. Ecco cosa ha detto a StartupItalia!
Ablio – il team: dall’alto a sinistra Giulio Monaco, Jossi Fresco, Piergiorgio Fiandanese, Loredana La Rotonda, Marzia De Pietro
Giulio Monaco, di cosa si occupa esattamente Ablio?
«In un mondo sempre più globale, esistono ancora oggi grandi barriere e servizi inadeguati a supportare la comunicazione verbale tra lingue diverse. Ablio contribuisce a risolvere i problemi di comunicazione tra utenti che non possono comprendere le rispettive lingue, offrendo una serie di servizi e strumenti che supportano la gestione di conversazioni multilingue con l’ausilio di interpreti professionisti. Ablio ha realizzato un servizio di interpretariato telefonico, tramite il quale un utente può avere in qualsiasi momento a disposizione sul proprio telefono, computer o dispositivo mobile un interprete nella coppia di lingua prescelta».
Come lavora l’interprete?
«L’interprete opera da remoto, comunicando con gli utenti e le loro controparti tramite una robusta infrastruttura di telecomunicazioni VoIP integrata all’interno della piattaforma informatica cloud-based da noi realizzata, che gestisce in forma automatizzata l’intero ciclo operativo del servizio, dalla richiesta inziale dell’utente alla identificazione e connessione con l’interprete fino alla rendicontazione e billing finale».
Come è nata l’idea di Ablio?
«Ho curato i servizi di traduzione simultanea in decine di eventi internazionali e sviluppato, in oltre vent’anni, un vasto network di contatti con interpreti dislocati in tutto il mondo, raccogliendo le loro esperienze lavorative e rendendomi conto dei limiti e carenze degli attuali modelli di business. Nasce l’idea: applicare le potenzialità offerte dalle attuali tecnologie informatiche al settore dell’interpretariato, realizzando piattaforme capaci di erogare tali servizi in modalità nuove, più efficienti e convenienti per i loro potenziali utilizzatori e per gli stessi interpreti. Ablio è dunque il frutto di decenni di esperienza maturata sul campo da un team di interpreti, esperti linguisti, manager ed ingegneri informatici che hanno unito le proprie competenze con l’obbiettivo di fornire i migliori servizi professionali di interpretariato e rispondere alle attuali esigenze e criticità di mediazione linguistica»,
Da chi è composto il team?
«Oltre a me, i founder sono Piergiorgio Fiandanese e Jose “Jossi” Fresco, ingegnere della California. Attorno alle prime intuizioni viene aggregato un team iniziale di collaboratori, composto da professionalità eterogenee e tra loro complementari: interpretariato, informatica, business administration, relazioni commerciali ed altro. Il team attuale è vasto e dislocato in tutto il mondo: impossibile citarli tutti. Mi limiterò quindi a segnalare i più significativi: Loredana La Rotonda, Direttore degli interpreti. Giuseppe Fiandanese, relazioni istituzionali. Valerio del Vescovo, CFO, Massimo Ciaglia, investors advisor. Kakuichi Kato (Giappone), responsabile mercato Asia. Lyudmla Vasenko (Russia), responsabile mercato Russia e Europa Est. Ariel Luis Gentile. Fino agli ultimi arrivi del marketing team Marzia De Pietro, Anna Paola Mercurio e Linda Morciano, non dimenticando poi gli oltre trecento interpreti operativi sulla piattaforma».
Il percorso di crescita della startup.
«Ablio si è costituita a Roma, a seguito di un lungo processo di gestazione ed incubazione. Nei primi mesi del 2015 i soci fondatori riescono a concludere un primo round di pre-seed fundrising di 190K sotto forma di prestito convertibile da parte di un gruppo di investitori e business angel internazionali. Viene successivamente costituita negli Stati Uniti la propria filiale Ablio LLC, interamente posseduta da Ablio Srl, a cui è demandato il compito di gestire le operazioni internazionali (incassi clienti e pagamenti interpreti). Le risorse economiche raccolte vengono utilizzate, e spese, per la realizzazione di una prima versione della piattaforma di servizio, resa operativa alla fine del 2015. A questo punto non riusciamo a concretizzare il previsto nuovo round di investimenti, necessario soprattutto per fare l’adeguata promozione e proseguire nello sviluppo della piattaforma. Per tutto il 2016 abbiamo quindi potuto contare solo sull’apporto dei soci fondatori, dedicando le poche risorse disponibili nel consolidamento della piattaforma, la ricerca di nuovi investitori e l’avviamento di poche e mirate trattative commerciali. L’attuale finanziamento, che ha visto l’ingresso del fondo di investimento di Lazio Innova nel nostro capitale sociale, ci consente ora di poter finalmente mettere in atto il previsto piano di di promozione e marketing».
Quanto avete fatturato negli anni scorsi?
«Per quest’anno prevediamo un fatturato di 250K. Nel 2018 e 2019, con l’introduzione dei servizi previsti ed una consolidata presenza commerciale estesa anche ad altri Paesi, contiamo di raggiungere rispettivamente 3 e 7 milioni».
I rapporti con le grandi aziende e le partnership più significative.
«Le diverse opzioni e livelli di servizio ci consentono di intercettare le esigenze di un’ampia gamma di clientela, che spazia dai singoli utenti fino alle grandi aziende e pubbliche amministrazioni. L’intero nostro servizio, gestito in forma integrata dalla nostra piattaforma, ci consente inoltre di integrarlo all’interno di servizi di una rete di partner, canali aggiuntivi per vendite indirette sulle fasce di loro clientela. Proprio nei giorni scorsi abbiamo concluso alcuni accordi con importanti partner che operano nei settori travel e insurance».
I prossimi passi.
«Stanno partendo diverse campagne promozionali rivolte in prima battuta al mercato Italia a cui seguirà subito dopo gli Stati Uniti, per poi progressivamente replicarle sugli altri mercati europei ed asiatici. Nel frattempo vogliamo portare a compimento la nuova piattaforma dedicata alla traduzione simultanea per eventi, che intendiamo lanciare sul mercato entro la fine dell’anno».
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